Come possiamo nutrire i nostri bambini di bellezza in un mondo dove tutto sembra effimero e sfuggente?
Visitare mostre e musei con i bambini può essere uno strumento prezioso e rivelarsi davvero stimolante sia per piccoli che per i grandi.
In questo articolo offro spunti per immaginare un mondo nuovo, partendo da noi, dalla semplicità e dalla bellezza che ci circonda e riflettere su come nutriamo la bellezza nei nostri bambini.
Molte volte si pensa che i luoghi dell’Arte non siano adatti per loro ed è meglio il parco giochi oppure una gelateria, ma invece si rivelano uno strumento molto utile per i genitori e per la crescita dei più piccoli, ovviamente dopo essere passati in gelateria!
La mia esperienza artistica e lo scambio con il mio bambino mi hanno portata a condividere questo pensiero con voi
Non è scontato visitare un museo con un bambino piccolo, avevo timore anche io quando, appena nato Giulio, si era presentato un invito per visitarne uno.
I pensieri che invadono una mamma soprattutto con il primo bambino non sono per niente scontati, e per questo molte volte possono limitare le uscite fuori, in particolare in certi luoghi che pensiamo essere silenziosi.
Mossa sicuramente dal desiderio di nutrirmi per prima dell’Arte, ho preso coraggio e fin dai primi mesi di Giulio sono tornata a visitare musei, case d’artista, e quei luoghi dell’Arte dove la nostra creatività riceve stimoli e perché no, anche serenità.
è dunque possibile portare i nostri bambini a visitare i musei?
Certo che si! a prescindere dall’età!
Cosa guida un bambino in un ambiente artistico come un museo?
La voglia di mettersi in gioco dell’adulto.
Non serve essere esperti di arte per visitare quei luoghi, non serve nulla se non il nostro spirito di metterci in gioco e di fare il solletico noi stessi alla nostra creatività!
Ma come posso orientare un bambino per un museo, ed evitare che corra per i corridoi o peggio ancora che tocchi le opere?
Sicuramente il lavoro educativo che facciamo al di fuori del museo è determinante, ma può essere proprio quel luogo un aiuto per ridefinire i confini entro cui il bambino può stare e dove no: per esempio non toccando le opere d’arte.
Una volta stabilite le regole potete vederla come un gioco: definite i ruoli, la mappa, i protagonisti, cosa cercare, come guardare le opere, lasciarvi ispirare dalle domande che sorgono in voi adulti, e soprattutto, (ed è il vantaggio se si vuole vincere in questo gioco): stare insieme al bambino durante questo tempo.
Lasciamo il telefono al suo posto, e divertiamoci anche noi insieme a loro.
In base all’età del piccolo possiamo collegarci anche a quello che il bambino conosce, o ancora meglio, se va a scuola facciamo riferimento a quanto appreso in classe.
è questo il bello.
essere curiosi, lasciarsi trasportare da quello che le opere stimolano in noi e più che mai condividere questo momento insieme.
Non mi dilungo in elenchi di musei o luoghi artistici da visitare, sono certa che avete ben presente cosa può esserci nella vostra zona, ed ogni regione d’Italia offre spunti e stimoli incredibili!
Teniamo a mente che esistono luoghi d’arte pensati proprio per i più piccoli! Pensate al Muba a Milano, oppure al museo in erba a Lugano.
Eccovi dato uno spunto sulla vostra gita!
Nel prossimo articolo mostrerò il mio segreto che uso con i bambini quando visitiamo i musei.
grazie per avermi letta fino a qui.
Alla prossima
Valentina
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